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sabato 13 novembre 2010

Bǐ, běi .




Come certamente sapete, in Cina non si usano le posate a cui noi siamo abituati. Niente coltello (dao) volgare ed aggressivo, relegato nei meandri delle cucine fumose, inutile in tavola a cui arrivano soltanto cibi in minuscoli pezzettini. Niente forchette sostituite dalle bacchette ( kuài zǐ- 筷子). Ma al fianco del minuscolo piattino su cui si depongono i cibi prelevati dai piatti comuni al centro, ecco apparire un delicato e particolare cucchiaio di porcellana, in tono con i piatti, usato per sorbire con rumorosi risucchi il brodo o le zuppe che di solito chiudono il pasto.

Durante le mie permanenze laggiù ne compravo sempre qualcuno, affascinato dalla loro forma elegante. Il carattere che lo rappresenta ( Bǐ ) si riferisce ad un antico utensile da cucina, una sorta di mestolo che rimaneva appoggiato al tavolo la cui grafia è derivata da quella di Uomo scritta a rovescio. Viene usato in molti composti, ad esempio nel comune e usatissimo ideogramma cardinale Nord (běi ), dove lo stesso radicale viene rovesciato. Due uomini che si voltano le spalle. Perché il nord è il simbolo del freddo, del gelo, dell'incomprensione ottusa, del rifiuto dell'altro che è sempre il nemico, il barbaro. Non a caso i barbari contro cui si devono costruire le più inutili muraglie, arrivano da nord.

Il contrapposto Sud è invece il simbolo del caldo, della solarità, della gioia, della comprensione reciproca. Al caldo il cervello lavora meglio e la cupa oppressione mentale non ottunde il pensiero con l'odio e l'intolleranza. Secondo i principi del fang shue le porte si devono aprire verso sud, così come a sud devono essere rivolti il trono del re e le poltrone dei teatri, perché la mente sia più aperta a comprendere, a capire, a interpretare. Se giriamo l'omino, ripetendo due volte il radicale otteniamo Bǐ - 比, in cui i due cucchiaini posti l'uno accanto all'altro significano "confrontare". Solo se due uomini si guardano e si confrontano possono valutare le differenze ed apprezzarle. Solo da un confronto sereno e sincero può nascere l'apprezzamento reciproco e la tolleranza per i reciproci difetti.

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